Nell'ambito dei miei lavori figurano anche: altri studi sui flussi dei veicoli; soluzioni alternative alla viabilità e ai parcheggi; etc.:

A) Un altro esempio è dato da Piazza Verdi, collocata nel centro della Spezia. Per questa piazza, dopo aver letto il 18 luglio 2000 un'intervista al Sindaco in cui esprimeva le sue preoccupazioni in merito al desiderio di renderla pedonale (in quanto avrebbe dovuto realizzare un parcheggio sotterraneo, osteggiato dai residenti), ho presentato un mio progetto trascorso appena un giorno dalla pubblicazione di questa sua intervista.

Nella mia concezione si trattava di ribaltare, o quanto meno di mediare, la soluzione all'epoca all'esame, che suscitava timori nei residenti.

Pensando quindi, piuttosto che a interrare i parcheggi, a "sollevare" la piazza di un metro e mezzo, o due metri e mezzo, di altezza da terra, in modo da creare lo spazio per i tanto agognati parcheggi, limitando nel contempo la profondità delle escavazioni.

La piazza, così concepita, avrebbe assunto idealmente: l'aspetto di una base rettangolare, rialzata da terra, cui avrei attribuito anche qualche connotato tipico di un vascello (ad esempio: una polena, da porre al di sopra del suo accesso principale; visibile già in un mio schizzo originale dell'epoca, che riporterò più sotto).

Sulla base di mie stime approssimative, la larghezza calpestabile della piazza, seppur contenuta, sarebbe risultata più grande rispetto alle superfici all'epoca utili, prese singolarmente; ed in particolare sarebbe risultata:

- di 23-25 metri, nel caso si fosse optato per un'altezza della piazza di due metri e mezzo da terra, tenuto conto degli spazi necessari alle uscite dei negozi (4 mt circa) e alle scale (altri 4 metri; meno davanti al Palazzo delle Poste che risulta già sopra-elevato);

- di 27-28 metri, se si fosse optato invece per un'altezza da terra di circa un metro e mezzo.

Con buone probabilità, e nella mia concezione, la piazza oltre alla sosta avrebbe consentito, entro certi limiti, l'attraversamento e prosecuzione della marcia dei veicoli, proprio come un tempo.

Nel mio progetto riportai anche altre osservazioni e suggerimenti e conclusi specificando che: in caso d'interesse alla realizzazione, non mi attendevo alcun compenso.

La Piazza, inaugurata a fine 2016, ha uno stile moderno, completamente diverso da quello da me ipotizzato.

L'aspetto positivo (e una curiosità) è che il giorno dell'inaugurazione un autolavaggio distribuiva depliant con gratta e vinci incoroprato, e combinazione io e mia moglie ci siamo aggiudicati il primo premio consistente in un buono vacanza per quattro persone.

segue il mio primo schizzo
dell'epoca inerente l'aspetto
futuro della Piazza che
avevo concepito


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segue il link al mio progetto che
presentai al Comune della Spezia

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segue il link alla mia preventiva
autentica nella data del progetto
che presentai poi al Comune

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Prima di passare a descrivere un mio secondo esempio di studio sui flussi dei veicoli, apro una piccola parentesi umoristica riguardante un'altra Piazza della mia città.

segue l'immagine di un'opera
scultorea collocata in Piazza
Garibaldi alla Spezia.

In merito, appellandomi al diritto
di satira, faccio notare che:

Pare che lo scultore,
non appena terminata,
corrugando la fronte
e grattandosi il capo,
abbia esclamato:
"Mi sa che ho fatto
una cappella !!"

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Ah dimenticavo, è una fontana,
per cui spruzza pure, ma ho
preferito ritrarla in un
momento di inattività

segue la mail che inviai a Focus
per segnalare questa curiosa fontana
e in cui indicai, già all'epoca, la
battuta che ho riportato più sopra

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B) Di seguito riporto l'esempio di alcune altre mie misure e suggerimenti alternativi riguardo i lavori della variante Aurelia e l'area di Piazzale Ferro alla Spezia, che qualche tempo dopo l'amministrazione pose in essere.

Le mie soluzioni, a mio avviso attuabili
(sebbene avrebbero comportato un rallentamento per via di nuove analisi, autorizzazioni, etc..), e a differenza delle opere successivamente poste in essere, avrebbero evitato, sempre a mio avviso, di far passare a ridosso di alcune abitazioni una discreta mole di veicoli.

Nella mia soluzione, come vedrete, suggerivo per ragioni di opportunità ambientale la creazione di due distinte isole spartitraffico, anziché di una unica. In questo modo le case sulla destra, come osservabile nelle immagini, sarebbero state meno interessate dal traffico.

I miei lavori li presentai all'allora Assessore alla Mobilità del Comune della Spezia, sia direttamente, sia, in un secondo tempo, per il tramite del Presidente della Circoscrizione competente.

segue il link al mio ultimo studio riguardante l'area di P.le Ferro alla Spezia, che autenticai nella data, prima di presentarlo (per comprendere appieno il significato della mia analisi, che figura al suo interno, e che comunque riprenderò anche in seguito, occorre contemplare anche la seconda immagine che riporterò più sotto)

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segue la seconda mail di due pagine che inviai al Presidente della Circoscrizione interessata, contenente la misura di cui sopra (nella seconda pagina è visibile, in particolare, la soluzione come fu progettata in origine dalla amministrazione, e come fu poi realizzata)

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Segue la mia analisi esplicativa
(presente sia nella mia autentica, sia nella mail vista sopra) in cui cercavo di spiegare, perchè, a mio avviso, la mia soluzione era più conveniente rispetto a quella prevista inizialmente e poi successivamente realizzata.

L'incrocio di auto ai punti 1, 2, e 3 rimarrebbe invariato in entrambe le soluzioni. Passando al punto 5 della mia soluzione (raffigurata nella prima figura) l'incrocio di auto dovrebbe risultare dimezzato rispetto al punto 5 della soluzione originale - ossia quella successivamente ed effettivamente posta in essere dall’amministrazione - (in particolare tale flusso potrebbe essere reso pressoché nullo se si decidesse di scoraggiare l'ingresso alla variante delle auto che stanno percorrendo la freccia verde, quartieri di Rebocco ed eventualmente Pegazzano, incentivando per questi ultimi l'ingresso alla variante da via Benedicenti). L'altra metà degli incroci di auto corrispondenti al punto 5 della soluzione originale verrebbe ripartita nei punti 5 B e 5 C della mia, con un possibile snellimento della fluidità del traffico. Nel punto 5 C in particolare l'incrocio riguarderebbe quelle poche auto che da via dei Colli non devono imboccare la variante ma devono transitare da Via Genova o entrare successivamente in via Fiume. Per concludere, se si decidesse di consentire l'accesso alla variante anche da chi sta percorrendo la freccia verde tracciata nel disegno, l'incrocio di auto nell'area contrassegnata dal punto 4 dovrebbe rimanere comunque sostanzialmente invariato in entrambe le soluzioni (nella mia in particolare, l'incrocio risulterebbe ripartito in due distinti punti di contatto). Alla luce di tutte queste considerazioni (salvo elementi che potrebbero essermi sfuggiti), a mio avviso, non era affatto giustificato l'aggravio di traffico che si sarebbe venuto a creare nella strada che costeggia Piazzale Ferro sulla destra se si fosse adottata la soluzione inizialmente prevista e successivamente posta in essere.

seguono alcune mie autentiche nella
data di miei precedenti studi


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segue il link alla mia lettera con cui introducevo il mio primo studio, riguardante la viabilità dell'area di Piazzale Ferro, che inoltrai all'Assessore alla Mobilità del Comune della Spezia (gli allegati, che non riporto per ragioni di sintesi e praticità, riprendevano, in questa mia prima comunicazione e in buona misura, i concetti visti nelle autentiche sopra). A queste documentazioni, come anticipato e come visto, ne feci seguire altre per il tramite dell'allora Presidente della Circoscrizione, che mi ringraziò, via mail, per le mie proposte impegnandosi a portarle all'attenzione dell'intero Consiglio.

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